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Vivere con la Sclerosi Multipla: la quotidianità con una compagna silenziosa

La scorsa settimana, nelle piazze italiane è tornata la Gardenia dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM). La Gardenia ormai è un simbolo della lotta contro Sclerosi Multipla: i fondi ricavati dalla vendita di questa pianta sono devoluti dall’AISM per progetti di ricerca scientifica d’eccellenza, mirati a trovare soluzioni per questa malattia neurodegenerativa (www.aism.it).

La Sclerosi Multipla è una malattia neurologica, cronica, detta “multifattoriale”, in quanto causata da vari fattori. Tra quelli ritenuti determinanti nella patogenesi della malattia, vi sono il sesso (è più frequente nel sesso femminile), l’etnia (è più frequente nella razza caucasica) e l’ambiente (è più frequente nei paesi con clima freddo). Ad esempio, in Europa, l’incidenza della sclerosi multipla aumenta da sud verso nord (www.sclerosimultipla-e.it).

La sclerosi multipla non è ereditaria, non viene trasmessa geneticamente ai figli. Tuttavia, esiste una predisposizione genetica in quanto i figli o i parenti stretti di persone con Sclerosi Multipla hanno una maggiore probabilità, circa il 2% in più, di sviluppare questa patologia (flipout4ms.com).

La ricerca delle cause e dei meccanismi che scatenano la Sclerosi Multipla è ancora in corso: chiunque può ammalarsi, ma le persone più a rischio sono quelle con età compresa tra i 20 e 50 anni e le donne. Queste ultime presentano il doppio delle probabilità di ammalarsi rispetto agli uomini.

Nel mondo, si contano circa 2,5-3 milioni di persone con Sclerosi Multipla, di cui 450.000 in Europa e circa 65.000 in Italia (www.lastampa.it). Questa malattia, però, rimane ancora poco conosciuta; le sue manifestazioni sono mutevoli, come gli esordi sintomatici. Ogni persona affetta da Sclerosi Multipla ha una storia clinica diversa: per alcune la malattia può rimanere silente per anni, per altre, invece, gli episodi acuti possono avvicendarsi in modo ravvicinato con una rapida progressione dei sintomi.

La diagnosi rappresenta un momento importantissimo per le persone affette da Sclerosi Multipla, nonché per i loro familiari. Dare un nome a sintomi complessi e mutevoli può rappresentare un punto d’arrivo e, nello stesso tempo, l’inizio delle cure, dei trattamenti, l’avvio della lotta contro la malattia.

La diagnosi, quindi, non racchiude esclusivamente il passaggio di informazioni e indicazioni mediche, ma un vortice di emozioni e pensieri. Il presente, il passato e il futuro della propria esistenza acquistano un nuovo significato, quello dettato dalla nuova condizione.

La persona che riceve una diagnosi di Sclerosi Multipla può sentirsi incredula, arrabbiata, impotente, spaventata, smarrita. Alcune reazioni sono legate a meccanismi di difesa che si attivano di fronte a eventi particolarmente dolorosi o traumatici e che rappresentano una fase importante del percorso che la persona compie per elaborare la diagnosi.

L’impatto psicologico, però, non riguarda solo le persone colpite dalla malattia, ma anche familiari e caregiver. Prospettive, progetti, l’intera percezione della vita, cambiano per tutta la famiglia. Quest’ultima si deve riorganizzare rispetto una nuova emergenza, ovvero quello di affrontare la quotidianità con la presenza della malattia: presenza talvolta silenziosa ma costantemente incombente.

Spesso, capita che la persona affetta da Sclerosi Multipla percepisca un senso di isolamento e incomunicabilità anche in famiglia. È difficile, infatti, vivere una condizione di malattia cronica e riuscire a far comprendere ai propri cari tutte le difficoltà e le sfaccettature della Sclerosi Multipla (www.giovanioltrelasm.it).

L’imprevedibilità, la possibile progressione della malattia, possono causare un notevole livello di ansia fin dai primi sintomi. L’incertezza legata alla Sclerosi Multipla, infatti, è uno dei suoi aspetti più angoscianti e più difficilmente gestibili.

Anche quando la malattia è stata diagnosticata da tempo, proprio per le sue caratteristiche, confrontarsi giornalmente con questa costituisce sempre una vera e propria sfida. La frustrazione e lo sconforto possono prendere il sopravvento, aprendo la strada a stati depressivi e al rischio di potersi identificare con la malattia: “io sono la sclerosi multipla”. Proprio per tale motivo, affiancare alle cure mediche il supporto psicologico diviene decisivo per affrontare appieno questa malattia.

La Sclerosi Multipla, dunque, non si combatte solo farmacologicamente ma prendendosi cure di sé stessi, attraverso un adeguato supporto psicoterapeutico, affinché si possa continuare a vivere, a fare progetti, sognare, per potersi sentire completamente persone. E magari scoprire che se la Sclerosi Multipla tanto ha levato, dalla Sclerosi Multipla tanto si può avere…

Come procedere

Se senti di avere necessità di una Consulenza in ambito Individuale, piuttosto che di Coppia o Familiare, puoi fissare un appuntamento contattando i numeri 06 92599639 o 388 8242645, o puoi scrivere all’indirizzo e-mail info@massimocanu.it

In caso di impossibilità a poter raggiungere lo Studio, in Roma, potrai fare altrettanta richiesta per una prestazione On-Line, avvalendoti della piattaforma web appositamente realizzata. E’ intuitiva, rapida e sicura.

A conclusione di tale fase consulenziale, sia in Presenza che On-Line, sarà definito quanto emerso nel corso del lavoro e, eventualmente, saranno focalizzati gli obiettivi per l’avvio di una Psicoterapia, la quale potrà essere Individuale, di Coppia o Familiare.

Chiedere aiuto è un segno di forza e, soddisfare i tuoi bisogni psicologici, equivale a compiere il più importante atto d’amore che possa fare verso la tua persona, ancor prima che per coloro che condividono la loro vita con te.