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Pensavo fosse amore invece era dipendenza affettiva

Come accorgersi che i bisogni individuali sono soffocati dal vincolo di coppia e come affrontare una dipendenza affettiva

 

I sintomi della “love addiction”

La dipendenza affettiva rientra tra le dipendenze di tipo comportamentale al pari di quella da internet, dal gioco d’azzardo patologico, dal sesso, dallo shopping compulsivo e così via.

Accorgersene non è facile, bisogna tenere conto anche della durata e della frequenza della sofferenza percepita in una relazione d’amore, che porta a deterioramento o angoscia, e che si manifesta con:

  • sindrome da astinenza per l’assenza dell’amato, caratterizzata da significativa sofferenza e un bisogno compulsivo dell’altro
  • considerevole quantità di tempo speso nella relazione
  • riduzione di importanti attività sociali, professionali o di svago
  • persistente desiderio o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare la propria relazione
  • ricerca della relazione, nonostante l’esistenza di problemi creati dalla stessa

 

Amore è attaccamento ma…

Un certo grado di dipendenza dal partner è proprio di ogni storia d’amore. D’altronde è necessario distinguere tra la dipendenza sana, come quella del neonato dalla propria mamma o quella caratteristica del legame di coppia, e la dipendenza patologica.

L’amore romantico ha spesso riconoscibili sintomi caratteristici dei disturbi di dipendenza: euforia, desiderio, tolleranza, dipendenza emotiva e fisica.

Del resto, l’amore è parte naturale del nostro essere umani e porta a focalizzarci sull’oggetto d’amore, sulla riorganizzazione delle nostre priorità, ad aumentare la nostra energia e le sensazioni emotive. Anche il nostro sistema nervoso ci dà risposte ben precise: sudorazione, batticuore, elevato desiderio sessuale, pensieri ossessivi sull’altro, gesti affiliativi e comportamenti orientati allo scopo di ottenere e mantenere il legame.

Quando i vissuti e i comportamenti dipendenti diventano rigidi e pervasivi, assumendo la connotazione di necessità assolute, il rischio è di cadere nel versante più disfunzionale del legame amoroso, quello relativo alla dipendenza affettiva patologica.

Amare in modo sano è la capacità dei membri della coppia di percepirsi e rispettarsi come persone separate, diverse senza perdere di vista la propria individualità.

A volte, invece, il vincolo di coppia offusca i propri bisogni e desideri, incatena all’altro soffocando la propria individualità, in tal caso parliamo di love addiction o dipendenza affettiva.

 

Come ci si sente

Chi soffre di dipendenza affettiva si sente inadeguato, non degno di amore e vive costantemente con il terrore di essere abbandonato dal partner. La paura dell’abbandono induce al tentativo di controllare l’altro con comportamenti compiacenti e sacrificanti, con pervasiva disponibilità e accudimento, nella speranza di rendere la relazione stabile e duratura.

La tendenza stessa a costruire una relazione di non mutualità, ma in cui l’altro e i suoi bisogni siano centrali, induce ad incontrare e stabilire relazioni con partner caratterizzati da personalità egocentriche e anaffettive, che finiscono per confermare in chi soffre di dipendenza affettiva la paura di non poter essere degni di amore.

A volte, a causa di un torto subito, la rabbia può momentaneamente spingere chi soffre di dipendenza affettiva a chiudere la relazione, ma, inevitabilmente, i sintomi dell’astinenza spingono a perdonare il partner e a giustificarlo rientrando così nel circolo vizioso di una relazione patologica.

 

Come affrontare la dipendenza affettiva con il supporto psicologico

Rivolgersi ad uno Psicoterapeuta può aiutare sensibilmente, nel breve e nel lungo periodo, ad affrontare questa problematica, a stabilire una relazione più sana e fonte di maggiore benessere.

La Psicoterapia aiuta i pazienti ad avere accesso a quello che provano, ai loro desideri e ai loro scopi e a utilizzarli per compiere delle scelte autonome. In questo modo si può riparare un aspetto deficitario delle personalità dipendenti che è quello di entrare in maggiore contatto con Sé stessi, il proprio mondo interiore e le proprie emozioni, portando avanti un piano d’azione che nasca a partire da Sé e incontri l’altro con l’obiettivo di costruire un Noi di coppia.

Grazie a questo lavoro, che può essere svolto con il paziente anche grazie alla Psicoterapia On-Line, si creano le basi per formare relazioni affettive basate sulla reciprocità, nelle quali amare e sentirsi finalmente amati e accettati, mantenendo il senso di valore personale e di vitalità anche quando tali relazioni mancano.

 

Come procedere

Se senti di avere necessità di una Consulenza in ambito Individuale, piuttosto che di Coppia o Familiare, puoi fissare un appuntamento contattando i numeri 06 92599639 o 388 8242645, o puoi scrivere all’indirizzo e-mail info@massimocanu.it

In caso di impossibilità a poter raggiungere lo Studio, in Roma, potrai fare altrettanta richiesta per una prestazione On-Line, avvalendoti della piattaforma web appositamente realizzata. E’ intuitiva, rapida e sicura.

A conclusione di tale fase consulenziale, sia in Presenza che On-Line, sarà definito quanto emerso nel corso del lavoro e, eventualmente, saranno focalizzati gli obiettivi per l’avvio di una Psicoterapia, la quale potrà essere Individuale, di Coppia o Familiare.

Chiedere aiuto è un segno di forza e, soddisfare i tuoi bisogni psicologici, equivale a compiere il più importante atto d’amore che possa fare verso la tua persona, ancor prima che per coloro che condividono la loro vita con te.