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La necessità di un sostegno psicologico nel comunicare e gestire le patologie gravi

Non è sufficiente dire a una Persona, o alla sua famiglia, “Hai un tumore” o “Hai la SLA”.

Occorre offrire, da subito, il sostegno psicologico per gestire le emozioni di chi riceve queste diagnosi.

Il sostegno psicologico per una patologia grave, come ad esempio un tumore, di un morbo o di una patologia come la Sclerosi Multipla, è di importanza vitale. All’ascolto di una diagnosi temuta, così come di quella inattesa, si genera un vulcano di emozioni e di pensieri vorticosi, a volte contrastanti tra loro: rabbia, incredulità, impotenza, disperazione, frustrazione.

I pensieri corrono verso chi non si vorrebbe mai lasciare o chi si sente di dover ancora proteggere, piuttosto che da chi, finalmente, ci si potrà affrancare. In tutti i casi ci si sente soli nell’affrontare le proprie difficoltà e, paradossalmente, il più delle volte, chi sta male in prima persona deve anche occuparsi dei propri familiari, per il peso dei sensi di colpa dati dal fatto di stare facendo vivere tale dolore. “Sta affrontando bene la malattia”, dicono i cari ma, per quanto ciò aiuti in termini di autostima, nel tempo diventa una trappola e, proprio per questo, occorre chiedere aiuto quanto prima.

Tanto le Persone che ricevono la diagnosi, quanto i familiari, hanno bisogno di sostegno psicologico già a seguito della comunicazione dell’evidenza patologica perché, per quanto si possano ricevere indicazioni puntuali sul decorso, sia sotto il profilo medico che organico, qualora non ci si prendesse cura anche degli aspetti emotivi evocati da una diagnosi ancor più importante, si fallirebbe il concetto di cura in senso assoluto, intendendo con ciò la Persona nella sua unicità e complessità, per quanto riferito alla componente psicologica.

Una volta che il personale medico inizia ad occuparsi della cura del corpo della Persona a cui viene diagnosticata una grave patologia, chi pensa alla psiche del paziente e dei familiari?

 

Negazione, spostamento, adattamento: il ruolo dello Psicoterapeuta

Crollano i progetti, le aspettative. Il futuro è incerto e si inizia a vivere un presente all’ombra della patologia. In genere, si inizia con il negare la diagnosi, a dimostrare a sé stessi e agli altri che si sta bene, cercando di distogliere l’attenzione dalla propria condizione. Sono meccanismi di difesa naturali che la Persona attua nella prima fase di reazione alla diagnosi.

Successivamente si risponde con rabbia, quando si accetta la propria condizione, ci si comincia a chiedere “Perché io?”, “Perché mio figlio?”, “Perché mia madre?”. Infine, inizia la fase di adattamento alla patologia e si impara a convivere con essa.

In ciascuna delle tre fasi è chiaro il ruolo che la psiche delle Persone ricopre. Accogliere la Persona e la famiglia, entrare in empatia con loro, condividere il peso dell’enorme sofferenza per individuare nuove modalità per stare insieme, sia organizzativamente che emotivamente, diventa fondamentale per riuscire a fare fronte ad una fase di crisi profonda, così da riuscire a individuare un adattamento positivo precedentemente impensabile. Sono questi i delicati aspetti che si possono affrontare attraverso una Psicoterapia, perché non si resti soli anche alla presenza dei propri stessi cari e, grazie ai propri punti di forza sempre più valorizzati, con il sostegno delle persone amate, si riesca ad affrontare le difficoltà che, altrimenti, potrebbero creare soccombenza.

 

Come procedere

Se senti di avere necessità di una Consulenza in ambito Individuale, piuttosto che di Coppia o Familiare, puoi fissare un appuntamento contattando i numeri 06 92599639 o 388 8242645, o puoi scrivere all’indirizzo e-mail info@massimocanu.it

In caso di impossibilità a poter raggiungere lo Studio, in Roma, potrai fare altrettanta richiesta per una prestazione On-Line, avvalendoti della piattaforma web appositamente realizzata. E’ intuitiva, rapida e sicura.

A conclusione di tale fase consulenziale, sia in Presenza che On-Line, sarà definito quanto emerso nel corso del lavoro e, eventualmente, saranno focalizzati gli obiettivi per l’avvio di una Psicoterapia, la quale potrà essere Individuale, di Coppia o Familiare.

Chiedere aiuto è un segno di forza e, soddisfare i tuoi bisogni psicologici, equivale a compiere il più importante atto d’amore che possa fare verso la tua persona, ancor prima che per coloro che condividono la loro vita con te.